Alla fine del suo scritto del 1958 su Natura e scopi del trattamento psicoanalitico, Fairbairn scrive: “il trattamento psicoanalitico si risolve nel tentativo da parte del paziente di confinare la sua relazione con l’analista nel sistema chiuso della realtà interna mediante il transfert, e nella determinazione da parte dell’analista di aprire una breccia in questo sistema chiuso e di offrire condizioni nelle quali, nel contesto di una relazione terapeutica, il paziente possa essere indotto ad accettare il sistema aperto della realtà esterna” (pp. 168).
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