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Control-Mastery Theory - CMT

Italian Group

Il Control Mastery Theory Italian Group (CMT-IG) è l'associazione di riferimento in Italia per la diffusione, ricerca e formazione in psicoterapia secondo la Control Mastery Theory.

In Evidenza: Corso Introduttivo CMT 2026

Introduzione alla Control Mastery Theory: i concetti fondamentali

Corso FAD sincrono di 28 ore accreditato per 42 crediti ECM. A partire dall'11 gennaio 2026, un percorso essenziale per psicologi e psicoterapeuti che vogliono padroneggiare i concetti della CMT.

Locandina del corso di Introduzione alla Control Mastery Theory 2026 del CMT-IG

Aiuta la Ricerca: Orientamento soggettivo ed emozioni prosociali

Nuova ricerca su colpa e vergogna – ci dai una mano?

Stiamo portando avanti un progetto per capire meglio come viviamo colpa e vergogna, due emozioni centrali nella nostra vita quotidiana.

Partecipare è semplicissimo: basta compilare un questionario online. È anonimo e non richiede molto tempo.

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Illustrazione per la ricerca su colpa e vergogna

Ultimi Articoli Scientifici

Articoli del Cmt-ig
Note introduttive sulla terapia di Gruppo in ottica CMT
Giorgia Giusti, Alessio Reveglia, Marta Rodini, Federica Buonfantino, Omar Bellanova, Lorenzo Guidobaldi, Sara Fabbri
16/11/2025Control-Mastery Theory

L’obiettivo di questo scritto è di illustrare le potenzialità terapeutiche del gruppo alla luce dell’impianto teorico della Control-Mastery Theory, descrivendone le fasi cruciali: la fondazione e l’avvio di un gruppo terapeutico. Si introdurranno inoltre ipotesi e modalità di verifica (mappa del gruppo) legate alla configurazione del piano inconscio individuale all’interno di una dimensione gruppale. La Control-Mastery Theory offre una cornice utile per comprendere ciò che rende un’esperienza terapeutica trasformativa. I suoi fattori terapeutici principali riguardano, da un lato, la possibilità per il paziente di vivere un’esperienza emotivamente correttiva mettendo alla prova—attraverso i test—le proprie credenze patogene e osservandone la disconferma; dall’altro, l’insight, che consente di ricollegare tali vissuti alla propria storia personale, riorganizzandone il significato (Gazzillo, 2021). Perché questo processo possa attivarsi, è fondamentale che la persona percepisca un sufficiente senso di sicurezza, condizione che le permette di ricominciare a lavorare per perseguire i propri obiettivi riducendo l’impatto delle credenze patogene. Partendo da questi presupposti, possiamo chiederci in che modo il lavoro di un paziente all’interno di un gruppo terapeutico possa favorire esperienze emotive correttive. La presenza di molti membri, ognuno con il proprio modo di comunicare e di entrare in relazione, crea un contesto ricco e plurale. Tuttavia, tale pluralità porta con sé delle inevitibili crisi relazionali, un po’ come è stato già osservato all’interno di un contesto di terapia di coppia o familiare (Crisafulli, Rodomonti, 2018). Nella rete di relazioni che andrebbe a generarsi dall’istituzione del gruppo, troviamo che il ruolo della conduzione – in un’ottica di mediazione, contenimento e comprensione dei test relazionali che i pazienti mettono in campo – risulterebbe fondamentale per raggiungere gli insight e gli obiettivi desiderati da ciascuno.

terapia di gruppo
Control-Mastery Theory
credenze patogene
test
piano inconscio
Articoli del Cmt-ig
Omolesbotransfobia interiorizzata e credenze patogene: implicazioni per lo sviluppo dell’identità LGBT+ nella prospettiva della Control-Mastery Theory
Nadia Iannella
14/11/2025Control-Mastery Theory

La Control-Mastery Theory (CMT) è una teoria relazionale cognitivo-dinamica del funzionamento mentale, della psicopatologia e del processo terapeutico sviluppata da Weiss e Sampson, dal San Francisco Psychotherapy Research Group e più recentemente dal CMT-Italian Group. I presupposti di base della CMT è che la motivazione principale delle persone è quella di adattarsi al proprio ambiente, di risolvere i problemi che incontrano e a padroneggiare le esperienze avverse e traumatiche. Un ulteriore fondamento teorico della CMT è che il funzionamento psichico sia regolato dalla percezione di sicurezza e di pericolo, e che le persone siano capaci a svolgere in modo inconscio molte delle stesse funzioni adattive che esercitano consapevolmente. Quando all’interno di una relazione un aspetto di sé o i propri bisogni sono esperiti come sicuri, la persona può esprimersi in modo autentico, integrare i propri vissuti affettivi, accedere ai desideri e bisogni e raggiungere i propri obiettivi evolutivi. Al contrario, quando l’ambiente è percepito come minaccioso per l’integrità psichica o per la stabilità delle relazioni significative, l’individuo tende a mettere in atto strategie difensive, inibizioni e compromessi adattivi, spesso inconsci, finalizzati a proteggere sé stesso e i legami affettivi. Un altro aspetto centrale, per la CMT, è che gli esseri umani hanno bisogno non solo di sentirsi al sicuro, ma anche di percepire come al sicuro le persone a cui sono affettivamente legati. Le scelte comportamentali – soprattutto quelle inconsce – sono dunque guidate dalla valutazione del rischio percepito per sé e per gli altri significativi: l’individuo tenderà ad agire solo se ritiene che ciò non comprometta in modo eccessivo la sicurezza relazionale. Infine, la CMT si fonda su una visione prosociale della natura umana: le persone sono viste come fondamentalmente orientate alla costruzione di relazioni cooperative, empatiche e di cura.

Omolesbotransfobia interiorizzata
credenze patogene
identità LGBT+
Control-Mastery Theory
sicurezza relazionale
Articoli del Cmt-ig
Una riflessione, a partire dal racconto di un caso clinico, sulla possibilità di trattare i pazienti gravi integrando modelli terapeutici differenti
Romana Cuomo
07/11/2025Control-Mastery Theory

Una riflessione, a partire dal racconto di un caso clinico, sulla possibilità di trattare i pazienti gravi integrando modelli terapeutici differenti Lavorare con pazienti che hanno una grave compromissione del funzionamento personale, professionale e sociale, come ad esempio i pazienti con disturbi di personalità, dell’umore, o con disturbi correlati ad eventi traumatici e stressanti, è motivante ma sicuramente complesso, poiché le conseguenze generali di tale compromissione sono molteplici e fin dal primo secondo di terapia appare chiaro che, indipendentemente dall’impalcatura teorica del proprio modello di formazione, per questi pazienti è molto difficile fare progressi e mantenerli stabili nel tempo, generalizzandoli a tutti i contesti di vita. Quando più di sei anni fa ho accettato di seguire D., un ragazzo diciassettenne con Disturbo da stress post traumatico – complesso, nutrivo un po’ di timore e forse anche di scetticismo in merito alla possibilità di poter lavorare secondo l’ottica della Control Mastery Theory con questa tipologia di pazienti, principalmente a causa di due fattori: la percezione di padroneggiare questo modello terapeutico da non abbastanza tempo per trattare questi pazienti e un preconcetto sviluppato durante la formazione di psicoterapeuta cognitivo-comportamentale secondo cui, al paziente è necessario approcciarsi formulando delle domande ben precise, necessarie a costruire la formulazione del caso. Quest’ultima comprende la descrizione della sintomatologia presentata, il profilo interno del disturbo (quindi le credenze, gli stati mentali e gli scopi che rendono ragione del funzionamento del problema presentato), i fattori e dei processi del mantenimento di quella sintomatologia, e infine i trigger personali e sociali responsabili di quest’ultima e dei fattori di vulnerabilità che espongono il paziente a ricadute. Il trattamento che ne deriva risponde quindi alla comprensione di questi elementi e poggia oltre che su una salda relazione terapeutica (fondamentale per ogni tipo di approccio), anche su una “valigetta di attrezzi” utili al terapeuta: le tecniche cognitive e comportamentali ed eventualmente l’uso di protocolli, differenti a seconda del disturbo del paziente e da rispettare pedissequamente nella loro applicazione.

pazienti gravi
integrazione modelli
Control Mastery Theory
terapia cognitivo-comportamentale
caso clinico

La Terapia in Ottica CMT

I pazienti (individui, coppie, famiglie) vengono in terapia perché vogliono raggiungere obiettivi sani e realistici (essere meno depressi, meno ansiosi, riuscire ad avere una storia d'amore appagante, realizzarsi sul lavoro), ma non ci riescono a causa di credenze patogene che gli fanno vivere il raggiungimento di questi obiettivi come un pericolo (possono temere di fallire, di essere rifiutati, di ferire una persona cara ecc.). Queste credenze patogene, in genere inconsce e sviluppate per adattarsi a esperienze traumatiche, alimentano sentimenti di colpa, vergogna e paura, e i pazienti vorrebbero disconfermarle. Nel tentativo di diventare consapevoli di queste esperienze traumatiche e di queste credenze, e di disconfermarle, i pazienti le mettono alla prova proponendo dei test ai loro terapeuti e alle persone care. Il compito del terapeuta è comprendere il piano di ogni paziente (quali obiettivi vuole raggiungere? quali credenze lo ostacolano? da dove nascono queste credenze? in che modo vorrebbe disconfermarle), e aiutare il paziente a realizzarlo fornendogli le esperienze emotive correttive che cerca e seguendo le sue comunicazioni di coaching. Quando il terapeuta riesce a fare questo, il paziente si sente più al sicuro e lavora per stare meglio. Infatti, gli esseri umani sono intrinsecamente motivati ad adattarsi alla realtà, risolvere i loro problemi e padroneggiare i loro traumi, e regolano inconsciamente la loro vita psichica seguendo un principio di sicurezza vs pericolo. Questa è, in sintesi, la terapia in ottica CMT.

— Francesco Gazzillo

Le Nostre Aree di Attività

La principale attività del CMT-IG è la formazione alla CMT di psicologi, psichiatri e altre figure che lavorano nelle professioni d'aiuto.

Pazienti Adulti

Corso triennale (18h teoria, 80h clinica) per psicologi e psicoterapeuti.

Infanzia e Famiglia

Approfondimenti sull'uso della CMT in terapie per l'età evolutiva e sostegno alla genitorialità.

Adolescenza

Giornate di approfondimento sull'uso della CMT con adolescenti e interventi a domicilio.

Terapie di Coppia

Giornate di approfondimento sull’applicazione della CMT alla terapia di coppia.

Ricerca

Progettazione ed esecuzione di ricerche empiriche su processo ed esito delle psicoterapie e su psicopatologia (senso di sicurezza, credenze patogene, sentimenti di colpa e vergogna, strategie di testing), ricerca su valutazione dell’efficacia della CMT in contesti non clinici.

Sociale

Applicazioni della CMT per rendere più efficaci i Servizi alla persona e la loro pianificazione.

Counseling

Approfondimenti in counselling e psicoterapie brevi per chi ha già completato la formazione base.

Le Nostre Pubblicazioni

Approfondimenti Recenti

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Interviste
I Test dei pazienti e la relazione terapeutica nella Control-Mastery Theory - Francesco Gazzillo
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Corso Control-Mastery Theory 2026 "Introduzione alla Control Mastery Theory: i concetti fondamentali"
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Corso Control-Mastery Theory 2025 con crediti ECM

La Nostra Pubblicazione di Riferimento

"Esplorazioni teorico-cliniche: il primo anno del CMT-IG"
A cura di Emma De Luca, Federica Genova, e Francesco Gazzillo

In questo volume abbiamo raccolto i contributi pubblicati sul nostro sito dai soci del CMT-IG. Si tratta di lavori che affrontano temi teorici, problematiche cliniche e applicazioni della CMT a temi non strettamente psicoterapeutici.

Copertina del libro Esplorazioni teorico-cliniche del CMT-IG

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