Recensione del libro di Michael Bader “Eccitazione”, apparsa su Il Foglio
L’ubriacatura collettiva del #MeToo è ancora lontana dall’essere smaltita, ed “Eccitazione” dello psicoanalista Michael Bader esce giusto in tempo, a suggerirci che su tutto il puritanesimo che importiamo dagli Stati Uniti qualche dazio lo potremmo imporre. Cosa c’entra la moda della colpevolizzazione del maschio con un libro che spiega “la logica segreta delle fantasie sessuali”? La risposta è presto detta. “L’eccitazione sessuale richiede che diventiamo momentaneamente egoisti e che ci distogliamo dalla preoccupazione per il piacere del partner per abbandonarci al nostro”, scrive Bader.
Detto in altri termini, “la spietatezza è necessaria per lasciarsi andare al piacere”, e i suoi peggiori nemici sono il senso di colpa e le preoccupazioni indebite per l’altro. Per proteggerci da questi ostacoli la nostra mente crea le fantasie sessuali. Al contrario di molta psicoanalisi, che tende a patologizzare la sessualità, associando le fantasie bizzarre a desideri devianti, Bader crede che questa sia sempre diretta al piacere e alla sicurezza. Ogni fantasia sessuale quindi, anche la più strana, mirerebbe ad annullare gli ostacoli inconsci che creano una sensazione di rifiuto, vergogna o senso di colpa. Si prenda Jan, il primo dei molti casi clinici presentati da Bader, che mentre fa l’amore con suo marito fantastica di essere stuprata da un altro uomo. Molti psicanalisti vi leggerebbero il semplice desiderio di essere dominata. Per Bader la donna, cresciuta con genitori deboli e repressi, ha sempre sentito di dover mantenere il controllo di se stessa per non ferirli, e con il marito farebbe lo stesso: percependolo debole, crea con la fantasia sessuale dello stupro un personaggio maschile alternativo tanto potente da non poter essere ferito, qualcuno che le permetta di sentirsi sessualmente spietata senza provare sensi di colpa. Attrazione per uomini potenti o voyeurismo, violenze di gruppo o esibizionismo, sadomasochismo o dipendenza da chat online. Ogni fantasia ha le sue ragioni, spesso complicate e controintuitive, oltre che difficilmente definibili a priori perché connesse al vissuto personale di ciascuno. Ma tutte hanno un solo obiettivo: creare nella fantasia un ambiente protetto, libero da sensi di colpa e vergogna. L’attuale libertà dei costumi, secondo Bader, non ha fatto sparire i sentimenti inconsci di colpa, preoccupazione e responsabilità in ambito sessuale. Per contrastarli continuano quindi a essere utili le fantasie sessuali, che entro certi limiti non sono un problema ma possono anche diventare un ingombro serio, per cui è necessario rivolgersi a uno psicoanalista. Viene spontaneo chiedersi quali effetti avranno le campagne di criminalizzazione del maschio e ingentilimento del sesso su un’umanità a riguardo già parecchio complessata.