È piuttosto comune che i pazienti, soprattutto (ma non solo) se presentano una personalità ossessiva o nei momenti in cui ricorrono a modalità ossessive, oppongano in terapia obiezioni ripetute agli interventi del terapeuta. Un’ipotesi, un’interpretazione o perfino una semplice notazione, vengono accolti con un “però”, un “e se poi …” o un “ma” accompagnati da tante buone ragioni per continuare a fare come sempre.
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