"Su una particolare sequenza di test di alcuni pazienti gravi" di Romana Cuomo
Control-Mastery Theory
13/12/2020
Articoli del Cmt-ig
Introduzione

Da terapeuti che fondano la propria pratica clinica o la integrano con la Control Mastery Theory, vi sarà capitato sicuramente di essere oggetto di test da parte dei vostri pazienti, di aver riconosciuto la natura di quei test nel corso della seduta o a posteriori, e di averli superati o meno. Una situazione più complicata, ma con certi pazienti non così rara, può verificarsi quando l’attività di testing di un paziente diventa imprevedibile e non segue più quel modus operandi a cui siamo abituati, ovvero quello in cui il paziente (lavorando su una specifica credenza o su più credenze contemporaneamente) ci racconta, ci chiede o fa qualcosa nella modalità di un test di transfert o da passivo in attivo (espresso per compiacenza o ribellione) e una volta che il test è superato, ci testa più forte e con quella stessa modalità di test. Può accadere, infatti, che un paziente testi più volte di seguito un terapeuta passando in modo rapido ed improvviso da una modalità di testing ad un’altra, ovvero mettendo in atto uno switch da un test a uno completamente diverso nella sua forma ed intensità. Vi è mai capitato, ad esempio nel bel mezzo di una seduta, di riconoscere un test di transfer per compiacenza, di superarlo e tuttavia subito dopo il vostro intervento di essere immediatamente derisi e svalutati?

Parole Chiave
Sequenza di test
Control-Mastery Theory
Pazienti gravi
Test di transfert
Test da passivo in attivo
Atteggiamento del terapeuta
Trauma
Scarica PDF