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Sulla difficoltà connessa alla disconferma delle credenze patogene nei momenti di crisi
Gazzillo F.
16/02/2018
Articolo Nazionale
Introduzione
Le riflessioni che sto per proporvi nascono da un’osservazione attenta e ripetuta di ciò che accade durante le “crisi” di alcuni pazienti. Per “crisi” intendo dei particolari momenti, che possono durare da alcuni giorni ad alcuni mesi, in cui, anche dopo periodi prolungati di terapia che hanno permesso il chiarimento di quali siano i loro schemi patogeni, le loro origini e le loro funzioni, e hanno determinato un miglioramento sintomatico cospicuo se non una vera e propria “guarigione”, i pazienti, in presenza di alcuni “fattori di attivazione”, tornano a pensare, provare e agire come se nessun percorso di terapia fosse stato fatto. Sono quindi momenti più o meno prolungati di “crollo” delle capacità di funzionamento dei pazienti caratterizzati dal riemergere dei loro schemi patogeni tipici.
Contenuto Completo
Le riflessioni che sto per proporvi nascono da un’osservazione attenta e ripetuta di ciò che accade durante le “crisi” di alcuni pazienti. Per “crisi” intendo dei particolari momenti, che possono durare da alcuni giorni ad alcuni mesi, in cui, anche dopo periodi prolungati di terapia che hanno permesso il chiarimento di quali siano i loro schemi patogeni, le loro origini e le loro funzioni, e hanno determinato un miglioramento sintomatico cospicuo se non una vera e propria “guarigione”, i pazienti, in presenza di alcuni “fattori di attivazione”, tornano a pensare, provare e agire come se nessun percorso di terapia fosse stato fatto. Sono quindi momenti più o meno prolungati di “crollo” delle capacità di funzionamento dei pazienti caratterizzati dal riemergere dei loro schemi patogeni tipici.