
Control-Mastery Theory - CMT
Italian Group
Il Control Mastery Theory Italian Group (CMT-IG) è l'associazione di riferimento in Italia per la diffusione, ricerca e formazione in psicoterapia secondo la Control Mastery Theory.
In Evidenza: Corso Introduttivo CMT 2026
Corso FAD sincrono di 28 ore accreditato per 42 crediti ECM. A partire dall'11 gennaio 2026, un percorso essenziale per psicologi e psicoterapeuti che vogliono padroneggiare i concetti della CMT.
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Aiuta la Ricerca: Orientamento soggettivo ed emozioni prosociali
Stiamo portando avanti un progetto per capire meglio come viviamo colpa e vergogna, due emozioni centrali nella nostra vita quotidiana.
Partecipare è semplicissimo: basta compilare un questionario online. È anonimo e non richiede molto tempo.
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Ultimi Articoli Scientifici
“Sono sul treno, sto tornando a Torino per passare un fine settimana con la mia migliore amica, sono felice. Il lavoro va bene, la scuola pure, sto facendo le cose che mi piacciono. A un certo punto guardo fuori dal finestrino e inizio a sentire dell’ansia” “Come mai, cosa pensi?” “Penso che non mi riconosco. È una cosa tutta nuova sentirmi così felice, mi chiedo se sia giusto o sbagliato, non lo so. Mi hanno sempre messo addosso aggettivi negativi: quella chiusa, quella musona, quella introversa. Ora che sono diversa non mi riconosco, non so chi sono”. In questo scambio con una paziente emerge un elemento molto importante nel lavoro con persone che provengono da contesti fortemente traumatici: la difficoltà o impossibilità di riconoscersi in un sé diverso da quello imposto dalle figure genitoriali. Questo aspetto può caratterizzare il corso della terapia con questi pazienti. Ciononostante, ritengo che non abbia direttamente a che fare con il lavoro di disconferma di credenze patogene quanto più con l’esplorazione di un’immagine e un senso di sé che non è stato possibile esplorare perché fortemente svalutato, aggredito o trascurato nella fase di sviluppo. Questo elemento, in particolare, trovo che emerga con forza verso la fine della terapia, quando la disconferma delle credenze patogene lascia spazio a un nuovo vissuto doloroso: la perdita di quei riferimenti identitari che, per quanto portatori di sofferenza, offrivano un’immagine chiara di sé. Se nella prima fase della terapia si tratta di abbandonare quell’immagine granitica, in quest’ultima entra in gioco una modalità tutta nuova in cui l’esplorazione diventa l’assetto relazionale e motivazionale principale.
This paper aims to provide an overview of self-hate, a concept developed by control-mastery theory (CMT) to describe a set of pathogenic beliefs that share the common core of a deeply negative self-representation and self-evaluation, and that are often at the basis of severe personality pathology. Pathogenic beliefs that support self-hate are developed to adapt to early traumatic relationships that made the person feel unrecognized and unloved for who they are. These pathogenic beliefs make the person feel bad, inadequate, unworthy, and undeserving; in addition, empirical research has shown that they are often associated with relevant transdiagnostic psychopathological factors such as difficulties in mentalization, emotional dysregulation, low self-esteem, deep feelings of shame and guilt, depression, interpersonal problems, and a low level of personality functioning. During psychotherapy, patients with issues related to self-hate can be very challenging, and it can be difficult for therapists to develop a strong alliance with them. We will overview the principal manifestations of self-hate, the features of the traumas at its basis, the empirical research data collected on its psychopathological correlates, and their implications for treatment, stressing the importance of therapists’ attitudes and the centrality of corrective emotional experiences.
The sense of emptiness is still a poorly defined construct in the literature, yet it is frequently reported in individuals with borderline personality disorder, depressive symptoms, and narcissistic personality disorder. This paper aims to replicate those research studies showing that there are significant correlations between emptiness, insecure attachment styles, maladaptive childhood experiences, shame, impulsivity, depression, and borderline and narcissistic personality features. Additionally, it was hypothesized that a significant correlation would exist between the sense of emptiness and burdening guilt and self-hate, and that self-hate would mediate the relationship between adverse childhood experiences and preoccupied attachment and sense of emptiness. The sample consisted of 128 Italian participants recruited online, who completed a battery of self-report questionnaires designed to measure the psychopathological features described above. The sense of emptiness was strongly correlated with depression (rho 0.81, p
La Terapia in Ottica CMT
I pazienti (individui, coppie, famiglie) vengono in terapia perché vogliono raggiungere obiettivi sani e realistici (essere meno depressi, meno ansiosi, riuscire ad avere una storia d'amore appagante, realizzarsi sul lavoro), ma non ci riescono a causa di credenze patogene che gli fanno vivere il raggiungimento di questi obiettivi come un pericolo (possono temere di fallire, di essere rifiutati, di ferire una persona cara ecc.). Queste credenze patogene, in genere inconsce e sviluppate per adattarsi a esperienze traumatiche, alimentano sentimenti di colpa, vergogna e paura, e i pazienti vorrebbero disconfermarle. Nel tentativo di diventare consapevoli di queste esperienze traumatiche e di queste credenze, e di disconfermarle, i pazienti le mettono alla prova proponendo dei test ai loro terapeuti e alle persone care. Il compito del terapeuta è comprendere il piano di ogni paziente (quali obiettivi vuole raggiungere? quali credenze lo ostacolano? da dove nascono queste credenze? in che modo vorrebbe disconfermarle), e aiutare il paziente a realizzarlo fornendogli le esperienze emotive correttive che cerca e seguendo le sue comunicazioni di coaching. Quando il terapeuta riesce a fare questo, il paziente si sente più al sicuro e lavora per stare meglio. Infatti, gli esseri umani sono intrinsecamente motivati ad adattarsi alla realtà, risolvere i loro problemi e padroneggiare i loro traumi, e regolano inconsciamente la loro vita psichica seguendo un principio di sicurezza vs pericolo. Questa è, in sintesi, la terapia in ottica CMT.
— Francesco Gazzillo
Le Nostre Aree di Attività
La principale attività del CMT-IG è la formazione alla CMT di psicologi, psichiatri e altre figure che lavorano nelle professioni d'aiuto.
Corso triennale (18h teoria, 80h clinica) per psicologi e psicoterapeuti.
Approfondimenti sull'uso della CMT in terapie per l'età evolutiva e sostegno alla genitorialità.
Giornate di approfondimento sull'uso della CMT con adolescenti e interventi a domicilio.
Giornate di approfondimento sull’applicazione della CMT alla terapia di coppia.
Progettazione ed esecuzione di ricerche empiriche su processo ed esito delle psicoterapie e su psicopatologia (senso di sicurezza, credenze patogene, sentimenti di colpa e vergogna, strategie di testing), ricerca su valutazione dell’efficacia della CMT in contesti non clinici.
Applicazioni della CMT per rendere più efficaci i Servizi alla persona e la loro pianificazione.
Approfondimenti in counselling e psicoterapie brevi per chi ha già completato la formazione base.
Le Nostre Pubblicazioni
Approfondimenti Recenti
La Nostra Pubblicazione di Riferimento
In questo volume abbiamo raccolto i contributi pubblicati sul nostro sito dai soci del CMT-IG. Si tratta di lavori che affrontano temi teorici, problematiche cliniche e applicazioni della CMT a temi non strettamente psicoterapeutici.

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